Allarme della Wmo: nel 2015 raggiunti livelli record di CO2
Per la prima volta da quando questi dati vengono registrati a livello globale, nel 2015 la concentrazione media annua di biossido di carbonio (CO2) nell’atmosfera terrestre, ha raggiunto la soglia delle 400 ppm (parti per milione). Secondo infatti la Wmo (World Meteorological Organization, Organizzazione meteorologica mondiale), i livelli di biossido di carbonio avevano già raggiunto questa soglia, ma solo in alcuni mesi dell’anno e in certi luoghi, ma mai prima d’ora era accaduto su base media globale e per l’intero anno. E la situazione non pare affatto migliore per l’anno in corso: secondo l’Omm, infatti, le concentrazioni di CO2 resteranno al di sopra di 400 ppm per l’intero 2016 (anche a causa del fenomeno El Niño) e non scenderanno sotto tale livello nemmeno nel prossimo futuro.
«Tra il 1990 e il 2015 c’è stato un aumento del 37% nell’effetto radiante (l’effetto di riscaldamento sul clima) a causa dei gas ad effetto serra a lunga persistenza -continua ancora il comunicato Wmo- quali anidride carbonica, metano e protossido di azoto (N2O), dovuti ad attività industriali, agricole e domestiche».
La crescita sostenuta di CO2 è stata alimentata dall’evento El Niño, sottolinea il comunicato. Ma mentre «l’evento di El Niño è scomparso, i cambiamenti climatici restano», ha affermato il segretario generale dell’Omm, il finlandese Petteri Taalas. Il 2015 – ha aggiunto – resterà nella storia nella misura in cui le concentrazioni record di gas a effetto serra «annunciano una nuova realtà climatica».
Taalas si è felicitato del recente accordo raggiunto a Kigali per modificare il Protocollo di Montreal ed eliminare gradualmente gli idrofluorocarburi, potenti gas serra, «ma il vero elefante nella stanza è l’anidride carbonica che rimane nell’atmosfera per migliaia di anni e negli oceani ancora più a lungo. Se non si affrontano le emissioni di CO2 non saremo in grado di affrontare i cambiamenti climatici e di mantenere l’aumento della temperatura al di sotto dei 2 grandi centigradi rispetto al livello dell’era pre-industriale» ha aggiunto, esortando un’accelerazione dell’applicazione dell’accordo di Parigi sul clima del dicembre 2015. (f.s.)
Fonte “Il Sole 24 Ore – Tecnologia”