Bellissima spiegazione di cosa accade quando non si ventila a sufficienza!
1000 ppm (parti per milione) di CO2 è una quantità ideale.
Al di sopra dei 1500 ppm cominciano i primi sintomi come ad esempio la sonnolenza e la mancanza d’attenzione.
Sopra i 2000 ppm si è in presenza di una situazione inaccettabile.
E vi assicuro che non ci vuol molto per superare i 2000 ppm !!!
Immaginate quante scuole, quanti uffici, quante sale riunioni sono spesso sovraffollate e non dispongono di un adeguato impianto di ventilazione.
Per non parlare delle camere da letto quando ci si sveglia la mattina, ci si sveglia male, ancora stanchi, assonnati. Oppure i bambini, che sempre di più, negli anni stanno sviluppando allergie. Per non parlare di muffe, condense, umidità e spore…
Un impianto di ventilazione non serve solo per ricircolare l’aria, ovvero espellere l’aria esausta per introdurre l’aria di rinnovo. Ma serve anche a risparmiare energia e denaro, in quanto l’aria calda in uscita preriscalderà l’aria nuova ossigenata in ingresso. Si espelle l’aria esausta senza espellere il calore. In questo modo si possono raggiungere rendimenti molto interessanti, anche oltre il 90%.
Pensate invece a quando aprite la finestra, volete cambiare l’aria e state gettando al vento quella che avete riscaldato. In poche parole il rendimento è nullo, è zero. Monetine che se ne escono dalla finestra, costantemente, senza controllo…
Un impianto di ventilazione con recupero di calore ha un costo che si ripaga nel tempo in termini di comfort, di salubrità degli ambienti, di salute ed economici.
Non è quindi una spesa, ma un investimento !!!